RomaCogitans

Un serbatoio di idee per chi ha a cuore le sorti di Roma

Archive for the ‘“Fuori Porta”’ Category

Il ruolo sociale di multe e sanzioni

Posted by romacogitans su 19 giugno 2007

Il principale ruolo delle sanzioni non è punire, quanto rappresentare un deterrente affinché non vengano commessi reati o comunque atti che pregiudichino uno o più membri della società. Nel momento in cui reati di un certo tipo vengono commessi in numero elevato, risulta evidente che la funzione di prevenzione operata dalla specifica minaccia di punizione è quanto meno indeguata.

Per questo le multe e le sanzioni per chi commette infrazioni che potenzialmente possono avere forti ripercussioni sociali e finanziarie sulla comunità devono essere salatissime, perché i singoli devono essere responsabilizzati e responsabili delle proprie azioni e non far ricadere sulla comunità i propri errori ed imprudenze, nonché malefatte.

Ad esempio, nell’ambito esclusivo delle sanzioni pecuniarie, per calcolare l’ammontare della multa per chi va in moto senza casco ed in auto senza cintura di sicurezza, sarebbe opportuno basarsi su:

1) il costo medio per un incidente in sé (conseguenze economiche per i vari automobilisti che subiscono il blocco del traffico, costo dell’intervento dei vigili urbani, carro attrezzi, rimozione pezzi incidentati, pulizia asfalto da liquidi sdrucciolevoli o infiammabili, ecc);

2) il costo medio per i soccorsi medici ed ospedalieri (autoambulanza, operazioni chirurgiche, degenza post-operatoria);

3) costi sociali/sanitari medi (improduttività dell’incidentato come lavoratore, riabilitazione, pensione invalidità).

Insomma, non si può andare avanti con la società tutta che deve accollarsi i costi per chi guida senza cintura, fa un incidente e rimane paralizzato a vita; di chi fuma e poi deve essere operato di tumore all’esofago; ecc…

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Quell’importante colloquio d’oltretevere del 9 giugno…

Posted by romacogitans su 13 giugno 2007

GWB: Father, finalmente soli!

JR: Taci prutto pastarto! Fuoi fatti zentire? Fuoi ke kapiskano ke zono feramente tuo patre? Zei un impecille! Tutto figlio di kvella zokkola di tua matre! Io zono il tuo kreatore, il tuo tio!

GWB: No, mi perdoni mio signore [e si inchina, baciondo l’anello di JR]

JR: Pene! Zei pronto per rituale di oppetienza?

GWB: Sì mio signore

JR: Pene… initsiamo con pacio… e poi antiamo afanti kon rito di konfermatsione!

[dopo 10 minuti]

JR: Fatto male?

GWB: Sì mio Signore, ho sofferto molto… è stato molto doloroso, ma sapete che io gioisco nel soffrire per mano vostra!

JR: Pene! Parli kome fero katoliko! Non timentikare mai kvesto tolore! Defi far soffrire kiunkve almeno dieci folte kvanto ti ho fatto soffrire io! Tanto poi puoi appellarti al pertono… il pertono prefentifato è una telle mie più crandi kreatzioni: kommetti kvualziazi pestialità, perké poi puoi zempre appellarti al pertono, argh, argh, argh! Anke ai ciornalisti del mio TC UNO faccio zempre kiedere a ki ha perzo un figlio o un cenitore ze possono perdonare! Ke cgrnde cioia federe la cente ke zi tispera e i miei tipententi parroci ke zempre kontinuano kon kvesta koza del perdono! Fanno skifo anke a me per kvanto zono ignobili! Zono orgogliozo ti mio laforo! Komunkve, kome procede piano tistrutsione monto? Kosa hai ottenuto nell’inkontro in mia Cermania? Tutto pene kon tuo fratello Putin?

GWB: Sì mio Signore: il vostro piano infernale sta procedendo, e faremo stanziare 90 miliardi di dollari per fornire all’Africa la velenosissima AZT prodotta dalle nostre industrie farmaceutiche – che così continueranno a far ammassare miliardi di dollari nelle nostre banche – e farà sviluppare l’AIDS in tutto il continente nero. Anche Bono degli U2 ci sta aiutando molto… dovremo supportarlo ancora, annientando i buoni gruppi musicali e continuando a far vendere a lui ed alla sua band altri milioni di dischi, manipolando le masse attraverso i nostri giornali, le nostre TV e soprattutto le nostre case discografiche.

JR: Pene, molto pene kvel irlantese… Gli irlantesi mi tanno zempre crosse zottisfatzioni, kome i preti petofili… Veramente krante popolo, kranti kattolici! Ma pessimi kvei pastarti necri! Non fogliono konfertirzi a fenerare me, uniko tio, kome già fatto da kristiani, islamici e eprei…. sono animisti, fenerano la natura e non l’otio e la zofferenza come gli altri! Ke ziano spazzati fia dalla terra!!! Fu una mia crande itea kreare il firus della AIDS e farlo tiffontere! Argh, argh, argh…

GWB: Magistrale, mio Signore; e così sarà fatto, mio Sire. Per caso avete notizie da mio fratello Osama?

JR: Klar! Io cestizko tutto! Io zo tutto! Scta pene, non ti preokkupare… Zenti, hai zentito di kvello skerzetto ke ho fatto kvi in Italia? Eh, eh, eh… Mi annoiafo, ed allora ho fatto massakrare ad un ciofane i zuoi cenitori, dano poi kolpa a lui… ma la cosa zinpatika è sctata che ho fatto tiffontere attraferzo mio teleciornale, il TC UNO (Ciorcino molto prafo), la notitsia ke apartenesse a kvalke zetta reliciosa… Zuper! Sckifoze zette reliciose! Defono ezzere tutti zotto mio kontrollo, perké zolo cozì li posso manipolare, mettere uno kontro altro e far ammazzare tra loro in nome ti tio! Argh, argh, argh!

GWB: No, non sapevo di questa cosa, mio Signore, ma ho visto le manifestazioni contro la mia venuta che avete sapientemente organizzato, e mi felicito con voi per la magnificenza del risultato…

JR: Na-ja, una pikkolezza: gli italiani sono il popolo più impecille del pianeta, e non ci fuole niente a manipolarli… più kaos zi krea, meglio è. Ora dofe antrai?

GWB: Lo sapete bene, mio Signore: il vostro satanico piano mi porta a visitare altri Paesi arretrati come l’Italia: Albania e poi Bulgaria…

JR: Non ti permetto ti tire ke Albania e Pulcaria ziano arretrati kome Italien! Kvesto è mio regno… kvesta è la mia caza, è il mio inferno in terra! Kvi in tanti anni ho zapientemente riunito la feccia della umanità, ho allefato cente ignobile, nutrito loro con tutta la pestiale cattiferia di kui zono kapace ed ho fatto di loro politici et intustriali, mettentoli poi a cestire i miei affari!… Ora fa! Sekvi mio suplime piano… prezto ci zarà terza kverra montiale, ma prima doppiamo tistruggere il klima ti kvesto pianeta: alle kverre ti relicione si acciuncerà la lotta per la zopravvifenza e tutto ferrà spazzato fia per compattersi le poke rizorze itrike. E allora – dopo la ciusta zelezione in cui le perzone di animo buono ferranno spazzatte fia e finalmente rimarranno zolo i miei prescelti, le perzone più disgustose del pianeta – mi farò rikonoscere da questi ipecilli di kristiani, islamici e ebrei, e kapiranno ke è me – kon la loro contotta di fita – ke hanno zempre fenerato, ed è me ke – finalmente zenza kontinuare a maskerarmi da Papa, Rappino o da Ayatollah – kontinueranno a fenerare…Spazzerò fia tutti gli atei, gli agnostici, gli animisti, perké kvesto deve difentare ufficialmente mio regno: il tominio inkontrollato di me, il MALE …. tutto zarà mio… tutto il monto difenterà crantiosa kreatura del MALE, in una eterna lotta tra i miei skiafi, pronti ad immolarzi nel mio nome, per mio crante difertimento!… Ah, ah,ah,ah,ah,ah,ah,ah….

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Proposta per la TV in Italia

Posted by romacogitans su 30 Maggio 2007

Il servizio televisivo pubblico non dovrebbe consistere di tre televisioni che di volta in volta si asservono alle direttive di un partito o l’altro.

Ciò che lo Stato dovrebbe gestire, oltre ad UNA televisione pubblica slegata da influenze politiche, sono le frequenze. Lo Stato dovrebbe avere tre frequenze nazionali libere, da affidare a rotazione ad emittenti private regionali, che così tre per volta (ad esempio una del nord, una del centro, l’altra del sud) avrebbero la possibilità di offrire servizi all’intero Paese.

Questo può avvenire a cadenza settimanale, oppure bisettimanale ma con 6 emittenti che si alternano giornalmente, fino a completare nell’arco delle due settimane i 7 giorni di servizio.

Lo Stato si accollerebbe i costi della trasmissione nazionale in cambio di ottenere dalle emittenti locali un palinsesto che svolga un compito di pubblico servizio, pur preservandosi la possibilità di assolvere ad alcune priorità con il canale di Stato. I canali locali avrebbero innegabili vantaggi legati alla pubblicità, il cui apporto alle casse delle piccole aziende televisive sarebbe ovviamente commisurato all’ampio bacino nazionale che si raggiungerebbe.

Le conseguenze culturali sull’intero territorio sarebbero innegabili, sia da un punto di vista antropologico e linguistico (avvicinando i lontani “lembi” di questo Paese), sia per offrire a potenziali idee innovative un palcoscenico di risonanza nazionale.

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Roma: tutti in piazza contro il carbone il 21 maggio!

Posted by romacogitans su 17 Maggio 2007

Ricevo e pubblico da Zazzaro degli “Amici di Beppe Grillo” di Roma

Roma: tutti in piazza contro il carbone il 21 maggio!

COMBATTI ANCHE TU PER LA SALUTE DEI CITTADINI DELL’ALTO LAZIO E DI ROMA

Appuntamento lunedi’ 21 maggio 2007 ore 15,30 a Piazza Santi Apostoli per manifestare contro la riconversione a carbone di Torre Valdaliga Nord – Civitavecchia insieme al Movimento No Coke – Grilliromani (Amici di Beppe Grillo) e Lega Ambiente – Lazio.

Sarà l’occasione per incontrare tutti i Comitati, le Associazioni, le rappresentanze politiche e sindacali e tutti i singoli cittadini che hanno manifestato in questi ultimi tempi la loro solidarietà ai Movimenti in lotta: il carbone bruciato a Civitavecchia produrrà veleni e polveri sottili non filtrabili e fonte di tumori e danni al sistema nervoso e circolatorio che arriveranno anche nei cieli di Roma! Lo prova una vasta documentazione scientifica internazionale frutto di studi indipendenti dalla lobby del carbone.
Inutili saranno piu’ di quanto non o siano adesso i provvedimenti antismog di targhe alterne e di sostituzione dei motori a tecnologia euro 4!

Nel pomeriggio i Sindaci del comprensorio insieme alle altre autorità politiche saranno impegnati a ribadire il loro No al carbone nel corso del Consiglio Provinciale Straordinario Congiunto che si svolgerà alle ore 15,30 a Palazzo Valentini, sede della Provincia di Roma.
L’importante iniziativa è stata indetta dai due Presidenti di Provincia di Roma e Viterbo, Gasbarra e Mazzoli, affinché le due assemblee consiliari supportino con una richiesta ufficiale la convocazione della Conferenza dei servizi, già avanzata dal Ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio al Ministro delle Attività Produttive Bersani, al fine di riaprire una nuova Valutazione di Impatto Ambientale ampliata all’intero comprensorio del polo energetico Civitavecchia-Montalto di Castro.
Le due Province, di Roma e di Viterbo, negli anni passati avevano già espresso la contrarietà al progetto di riconversione a carbone della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord ed hanno poi richiesto al Governo nuove verifiche ambientali e sanitarie.

Per la prima volta il Movimento No Coke Alto Lazio ed il Comitato dei Medici per la salute e l’ambiente vengono ufficialmente invitati ad assistere ai lavori del Consiglio Provinciale,
per portare il contributo di chi non ha mai smesso di pensare che
il “carbone pulito” è soltanto una menzogna alla quale non si può credere.

Tutto questo accade mentre l’Unione Europea boccia l’Italia sulla questione delle emissioni di CO2 e richiede formalmente una riduzione del 6,3% che corrisponde a 13200 tonnellate annue di CO2: la sola centrale in progetto emetterà quasi 10000 tonnellate annue!

Proprio in questi giorni l’Enel sfacciatamente dichiara che l’anidride carbonica “è considerato un GAS IN GRADO DI ALTERARE IL CLIMA, MA A LIVELLO PLANETARIO, NON CERTO COMUNALE”, dando a tutti gli abitanti del comprensorio degli EXTRATERRESTRI !!!

Nel corso della manifestazione in Piazza Santi Apostoli saranno allestiti dei banchi con l’esposizione dei prodotti agricoli tipici dell’Alto Lazio, che rischiano di non essere più coltivati perché non più commestibili a causa della contaminazione del suolo da parte dell’arsenico se entrerà in funzione la centrale a carbone.

Sarà inoltre l’occasione per lasciare la tua firma contro il carbone, per l’energia pulita e rinnovabile!
Tutti i movimenti, comitati e associazioni sono invitate a partecipare, per poter in seguito organizzare incontri tra i movimenti per condividere ,esperienze e temi sociali e per costruire tutti insieme i presupposti per una democrazia più partecipata.

SCARICA, DIFFONDI PER MAIL IL VOLANTINO; STAMPALO, METTILO NELLA CASSETTA DELLA POSTA E SUI PARABREZZA DELLE MACCHINE qui: http://files.meetup.com/206764/21%20maggio%20no%20al%20carbone.pdf

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Sankara: un grande esempio dall’Africa

Posted by romacogitans su 14 Maggio 2007

Nato il 21 dicembre 1949 a Yako, villaggio a ridosso del Sahel (Sahara del Sud), Thomas Sankara riceve una formazione militare. L’esercito era l’unico modo per un ragazzo povero di poter studiare.

Nel 1974, quando scoppia un conflitto armato tra l’Alto Volta e il Mali, Sankara viene messo a capo di un’unita’ di incursione, che si rivela essere molto temibile. Sankara cambia il classico ordine di avanzamento “Avanti!” con un piu’ coraggioso “Seguitemi!”.

Nel 1983, dopo un colpo di stato, diventa presidente dell’Alto Volta che subito ribattezza Burkina Faso. In due dialetti locali, il more’ e il dioula, significa “Paese degli uomini integri” (o onesti). Il neo presidente si ritrova in mano un paese in queste condizioni: un medico ogni 50mila persone, un tasso di mortalita’ infantile del 187 per mille, un tasso di alfabetizzazione del 2% e una speranza di vita di soli 44 anni.

Nel 1984, durante i lavori della trentanovesima Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, dichiara “Vi porto i saluti fraterni di un paese di 274.000 chilometri quadrati, dove sette milioni di bambini, donne e uomini si sono rifiutati di morire di fame, di sete e di ignoranza.”

Inizia cosi’ la sua avventura politica che si basa principalmente su due fronti: la lotta alla classe sociale dei burocrati e amministratori pubblici (38.000), che da soli assorbivano il 70% del bilancio statale di 57 miliardi di franchi locali (CFA) e lo sviluppo dell’economia burkinabe.

“Non possiamo essere la classe dirigente ricca in un Paese povero” diceva. Taglio’ cosi’ gli stipendi pubblici del 30%. Le auto blu destinate agli alti funzionari statali, lussuose Mercedes, vennero sostituite con utilitarie (Renault). In seguito decise che i diplomatici stranieri non sarebbero piu’ stati ricevuti nel palazzo principale, ma lungo le strade polverose, nei villaggi, sotto gli alberi. “… poi diciamo loro: Signori ambasciatori, vostre Eccellenze, avete visto il Burkina Faso come e’ realmente.” Nella sua dichiarazione dei redditi del 1987 i beni posseduti risultavano essere una vecchia Renault 5, libri, una moto, quattro biciclette, due chitarre, mobili e un bilocale con il mutuo ancora da pagare. Quando alcuni capi di Stato si offrirono per donare a Sankara un aereo presidenziale, la risposta fu che era meglio fare arrivare in Burkina Faso macchinari agricoli.

Vengono istituiti i Tribunali Popolari della Rivoluzione, le cui sedute vengono trasmesse alla radio. L’imputato non e’ assistito da un avvocato (e non c’e’ un pubblico ministero) perche’ gli avvocati si devono pagare: “Un cliente potra’ essere difeso veramente solo se paga lautamente l’avvocato. Il migliore avvocato sara’ quindi riservato a chi paga di piu’. Cio’ significa che piu’ si ruba, piu’ denaro si ha per meglio difendersi”. Questa frase sembra stata pronunciata ieri, era invece il 1984.

Sankara abolisce inoltre il principio che la legge non ammette ignoranza. In quel periodo le leggi burkinabe erano scritte in francese, una lingua conosciuta solo da una piccola minoranza. “In una societa’ in cui il 95% della gente e’ analfabeta e mantenuta nell’oscurantismo da chi governa, la legge borghese, sfidando ogni logica, osa dire che l’ignoranza della legge non e’ ammessa”.

Il secondo fronte della sua rivoluzione furono le campagne per l’autosufficienza alimentare. Il suo sogno era di assicurare a ogni burkinabe due pasti al giorno e 10 litri di acqua. Sankara fece costruire pozzi, dighe per l’irrigazione dei campi, fece piantare alberi, fece promuovere corsi di formazione, il tutto nell’ottica del “produciamo e consumiamo burkinabe”.

Di Sankara rimangono molti discorsi e frasi illuminanti. Per spiegare il concetto del “consumiamo burkinabe” Sankara diceva: “mangeremo i nostri manghi, non le loro mele”. Le terre coltivabili del Burkina Faso furono nazionalizzate e ridistribuite alla famiglie, secondo le loro necessita’. Venne abolita l’imposta di captazione: si trattava di 500 franchi che spesso venivano pagati in natura: animali, frutti e ortaggi, tolti alla sussistenza della famiglia. I bambini vennero mandati a scuola e Sankara si impegno’ perche’ venisse riconosciuto il ruolo della donna. Diceva che non si poteva sperare in una societa’ migliore se si perdeva la lotta per la liberazione della donna.

Thomas Sankara e’ stato tanti presidenti. Grazie ai tagli ai privilegi dei dipendenti pubblici e dei politici, fu definito il Presidente piu’ povero del mondo, fu il Presidente ribelle per le sue idee sul disarmo, sull’abolizione del debito estero, che succhiava risorse alla sanita’, all’istruzione, alla costruzione del paese. Fu anche Presidente operaio (ogni riferimento e’ casuale) perche’ costrinse tutti, lui compreso, a lavorare tre settimane all’anno in strutture e opere pubbliche.

Dopo 4 anni di questa politica la rivoluzione dava risultati. Il bilancio statale era in pari e i tagli alle spese avevano permesso di creare nuovi fondi subito investiti nella costruzione di strade (e di una ferrovia), case popolari, centri salute e programmi di scolarizzazione. La produzione agricola era aumentata in modo considerevole e il sogno dell’autosufficienza alimentare, dei due pasti e 10 litri di acqua per ogni burkinabe, era una realta’. Il Burkina Faso era diventato un paese migliore, pulito, democratico e l’eco rivoluzionario di Sankara cominciava a estendersi in altri parti dell’Africa.

Il 15 ottobre 1987, un giovedi’, giorno che aveva destinato allo sport di massa, Sankara viene assassinato dal suo luogotenente e delfino, ancorché amico fraterno..

In Burkina Faso qualcuno sostiene ancora che Sankara non e’ morto (e in effetti il suo corpo non e’ stato mai ritrovato). Dopo la sua scomparsa il giornalista malgascio Sennen Andriamirado scrisse: “E’ morto Sankara, un presidente non come gli altri. Il suo governo e’ stato forse un incidente della storia. Pero’, un incidente felice”.

Le informazioni di questo articolo sono tratte dal libro straordinario che vi consiglio di leggere: “L’Africa di Thomas Sankara – Le idee non si possono uccidere” di Carlo Bata’, edizioni Achab Verona, Anno 2003. A Carlo Bata’ il merito di aver collocato i discorsi e le idee di Sankara.

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Kérem, segítsen nekem , -hoz lefordít ez angolra

Posted by romacogitans su 1 Maggio 2007

A Romacogitans nevű római site arról ír, hogy az olasz önkormányzatok némelyike, önpusztító módon segélyt osztogat a parazita cigányoknak, hogy azok ne lopjanak, miközben utóbbiak természetesen továbbra is lopnak, betörnek, autókat kötnek el. Csupán a metrós gyilok előtt egy nappal egy cigánynő elütött egy 7 hónapos terhes olasz asszonyt, “véletlenül” egy lopott autóban ülve. A cigányok nem tisztelik az olasz törvényeket (sem), kultúrájuk lényege a bűnözés, értékel a Romacogitans.

http://kuruc.info/reszletes.asp?MainID=35&HirID=11693

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Can You please help me to translate this into English? Write in the comments.

THE Romacogitans nev roman site arról she’s writting , that the Italian self-rule some , self destructive in the kind of support proliferous the parasite gypsies , that those ne lopjanak , while ulterior absolutely upon also nab , burglarize , cars kötnek off. Simply the metro stiletto eltt one day-time one gypsy hit one 7 month-long gravid Italian woman , ” incidental ” one stolen motorcar ülve. THE gypsies not venerate the Italian statutes (nor), in their culture points the bnözés , value the Romacogitans.

http://www.tranexp.com:2000/Translate/result.shtml

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King Carl XVI, please, invade us!

Posted by romacogitans su 30 aprile 2007

Open letter to His Majesty the King of Sweden Carl XVI Gustaf

Your Majesty,

Sorry if I bother you, but I think you are one of the few people on this planet who can try to give some dignity to this Land that a long time ago was a great Country, but now it is just a mud of boiling excrements. We are truly desperate. Here I go with my proposal.

Your birthday, our hopes
For you birthday, today April 30, make yourself a present: become king of the most south-American country in Europe! Anarchy, oppression and vexations rule our everydayness, but I am sure that under your wise control this Peninsula can live a rebirth. We do not just have good food and beautiful weather: it is true, we do not play the Mandolin anymore, but still eat spaghetti and pizza, and you will be surprised to discover how much potential this place can still offer to a sovereign. A beautiful gift for a King! You just have to try to become a lot more undemocratic, and you will conquer our respect!

Once we were together
Your ancestor Frederick II was one of the most magnificent and enlighten persons who ever reigned in this country, and nothing has bettered here since he died… Especially the mentality did not improve: anthropologically and socially speaking, here it is still the 13th century, even if the average cultural level if worse than back then.

Your myths, our culture
On the other side you will find a country ready to worship anybody, especially a new god: no, not Odin, but Mr Nokia. Yes, of course we heard about Odin: we also buy Marvel comics, and we perfectly know his son Thor is the king of thunder, a very good friend of Capitan America. So, as you can see, our cultural level is much better than people abroad normally think.

Conquest strategy
Just send over around 2000 Nokia representatives with the
newest cell phones available instead of the army and you will conquer us in no time! Moreover most of our army is abroad (Afghanistan, Lebanon), and Police & Carabinieri are not gonna give you any trouble, because have no psychological incentives (lowered by an awful economical treatment) nor practical possibilities (their car have no petrol: we used that money for buying the TV decoders! I told you we are a modern country!) in doing their duties: they are very few underpaid people who are busy tackling the huge amount of criminality, fighting against local no-global, black blocks (who in reality are lazy communists) and football supporters. You know, the social class war in reality is fought among poor people, while the privileged ones keep on spoiling the Country. Be sure: I would rather prefer to pay taxes to a honest monarch like you – even if you might spend the day riding a horse or going to the beaches – than keep on feeding the greedy leeches who have being ruling this Country in the last century!

A new flag among hundreds of flags
Nobody will notice a kingdom will take the place of the Republic, nor the Italian flag will be replaced by the Swedish one: we just care about our football teams and their flags! If I can give you an advise, once you are our king, do whatever you want, change ANYTHING that might please you, but do not touch our favorite toy, the only and true love of our lives: the football championship.

Language integration
Do not worry for the language burden. Already most of Italian people rape the wonderful Italian language with some promiscuous dialectal forms and with their broken English. Italian “businessmen” (the correct English word is “usurers”) in particular are conceited braggarts and pathetic followers of the “American way”.

I am begging you: accept this crown, make the Italian Peninsula a colony of yours, and rule us! Bring us unknown or forgotten concepts such as dignity, respect, values, equity, democracy, laws, freedom, responsibility, accountability, meritocracy… and intelligence…

If you become our king, for sure you can offer us for free the latest versions of Nokia mobiles! This is all we need! And do not forget to use new cell phones to invade us instead of weapons!!! We will surrender IMMEDIATELY!!!!!

With my deepest respect

RomaCogitans

message sent to http://www.royalcourt.se/ovriga/contactus/sendamessage.4.396c7107359daaf480004230.html

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Sistema Elettorale Uninominale a Doppio Turno

Posted by romacogitans su 5 aprile 2007

Come al solito (succede ogni anno) si torna a parlare di riforma elettorale. Di seguito propongo una bozza su cui ragionare. Partendo da un bicameralismo imperfetto, dove Senato e Camera hanno compiti differenti. Il Governo deve avere la fiducia solo alla Camera.

CAMERA DEI DEPUTATI

Sistema elettorale uninominale a doppio turno.

Il Paese viene suddiviso in tante circoscrizioni con numero di abitanti omogeneo.

Al ballottaggio si presentano gli esponenti dei partiti e/o coalizioni, senza modifica di alleanze rispetto al primo turno:

A) che anno ricevuto più del 30% (?) dei voti

oppure, se non ci sono almeno due gruppi che superino questa soglia

B) i migliori due.

Se al primo turno si ha il 50% + 1 dei voti è ovvio che non c’è ballottaggio.

I deputati totali sono 300.

Presumo che soprattutto la possibilità A (arrivare ad una soglia minima, probabilmente il 30%) possa spingere le forze politiche a formare coalizioni.

 

SENATO DELLA REPUBBLICA

Il sistema elettorale è proporzionale, con eventuale sbarramento al 5%. Ogni Provincia è una sezione elettorale. Una provincia può eleggere un certo numero di senatori in base alla popolazione residente.  I senatori totali eletti devono essere 300.

Facciamo un esempio: con i dati ISTAT al 2001 (popolazione totale calcolata in 56.411.000 distribuiti su 96 Province) la Provincia di Roma avrebbe 3.793.461 abitanti (non ho disponibili i più opportuni dati sui maggiorenni, ossia gli elettori) e potrebbe eleggere 20 senatori.

Presumo che il basso numero di eletti per Provincia – assieme allo sbarramento del 5% – possa spingere le forze politiche a formare coalizioni.

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PER L’ ABOLIZIONE DELLA CORRIDA IN EUROPA

Posted by romacogitans su 30 marzo 2007

Il 15 Gennaio 2007 quattro membri del Parlamento Europeo hanno presentato una Dichiarazione Scritta per un divieto della corrida a livello comunitario e per chiedere che i sussidi comunitari per l’agricoltura non possano essere concessi agli agricoltori che allevano tori per destinarli alle corride.

Nei prossimi giorni l’OIPA invierà a TUTTI i Parlamentari Europei le firme della petizione per chiedere ai Parlamentari Europei
di firmare la dichiarazione scritta per vietare la corrida in Europa.

Questi sono gli ultimi giorni, firma la petizione alla pagina
http://www.oipaitalia.com/festepopolari/corrida.html

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Senza parole

Posted by romacogitans su 4 febbraio 2007

No, non mi riferisco alla canzoncina di un cantautorucolo italiano usata per pubblicizzare una scadente marca di automobili, ma al mio personale stato.

Il mio primo pensiero va ovviamente ad un povero Cristo ucciso in servizio a Catania, un padre di famiglia morto in una situazione di pace apparente ma deceduto in un contesto di guerriglia urbana, per la più folle delle situazioni: una partita di quel fottuto calcio che muove centinaia di milioni di Euro ed ingrassa i soliti noti a scapito dei molti. C’è gente che rischia la vita tutti i giorni per poco più di 1000 Euro al mese mentre i nostri ex “onorevoli” ora in pensione prendono sino a 10.000 Euro lordi al mese.

Ogni volta che leggo i giornali, che sento i notiziari rimango senza parole e mi viene solo voglia di vomitare (è la dignità che smuove questi conati di rabbia e disgusto), perché ciò che accade è talmente assurdo che sembrerebbe irreale. Invece per l’ennesima volta la realtà ha superato la più oscura, meschina, squallida, contorta e bieca fantasia. Ed il peggio è che probabilmente non abbiamo toccato il fondo.

Questo blog si prende alcuni giorni di riflessione, per capire se idealismo e onestà hanno diritto di cittadinanza in questo letamaio, se vale la pena continuare a gridare in questa valle di lagrime.

Non so voi, ma io in questa pattumiera a mangiare rifiuti ed ingoiare merda, con la unica prospettiva di leccare un culo puzzolente pieno di emorroidi per sopravvivere (mi riferisco ai raccomandati, agli “amici degli amici”, ecc…) non ci voglio più stare…

Le mie più sentite condoglianze alla famiglia di Filippo Raciti, il mio appoggio morale alle forze di polizia, un Corpo che, seppur con tante macchie e pecche, rimane comunque una delle cose migliori di questo Paese. Il mio appello alla improcrastinabile necessità di far rientrare gli eserciti ed impiegarli in missioni umanitarie in Italia, di appoggio a polizia e carabinieri, è più forte che mai. E se non ci pensa l’Italia, che l’ONU ci mandi i caschi blu…

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